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Soldato Nencini, soldato d'Italia,
semianalfabeta, e per giunta terrone, l'han messo a Alessandria perchè c'è più nebbia. Ben presto ha capito che a volergli bene c'è solo quel cane che mangia la stoppia, fra i vecchi autoblindo, pezzato marrone... Due o anche tre volte ha chiesto il tenente a un suo subalterno: "Ma questo Nencini, cos'ha da sorridere sempre per niente? Sorride un pò perso,... magari a nessuno, e mangia di gusto sto rancio puzzone, ma è analfabeta e, per giunta, terrone!" ................................................................. E arriva anche il giorno che arriva la posta; e piove, e di dentro c'è tante persone. S'inganna ridendo l'odore di piedi, e c'è, più di tutti, chi ride è il terrone, gli stanno leggendo del padre a Corfù, c'è stata una capra malata... e continua: "Sai, tristi è aspettari: se non t'amo più, conviene lasciarsi...", firmato Mariù." ................................................................. Soldato Nencini, soldato d'Italia di stanza a Alessandria, schedato: "terrone", si è messo in disparte, sorride un pò meno, ma di tanto in tanto, ti ferma qualcuno e gira e rigira quel foglio marrone: ti mostra un frase; ti dice c'è scritto: "Sei, tristi è aspettari: se non t'amo più, conviene lasciarsi..." firmato: Mariù." "Sei, tristi è aspettari: se non t'amo più, conviene lasciarsi..." firmato: Mariù." |
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